domenica 28 ottobre 2012

Sai come quando compri le verdure e negli odori gratis c’è il sedano e puntualmente dopo giorni lo butti dato che te ne danno una quantità inutile al fabbisogno, e sempre non sai che fartene di quella frutta rimasta solitaria, non mangiata sulla via della putrefazione a meno che non ci sia una riconversione in marmellata express.

Sai come quando ti affacci e guardi s.correre le vite degli altri con il numero pari (perché te non riesci a fare a meno di rimanere dispari) dove tutto sembra corrispondere, rispondere al ruolo di genere, le mamme i mariti i figli e case il lavoro giusto le famiglie sorridi ma poi non capisci quel nido non lo prendi tra le mani perché ti si frantuma tutto.

Sai come quando aspetti l‘autobus e non passa mai il tuo numero, si sale si scende ma attendi... e magari decidi di fartela a piedi, ovvio, il mezzo desiderato ti sfreccia accanto, ma tu sei sempre a piedi, dunque ci rimani sui due piedi (noi alati non portiamo macchina, i piu fortunati al massimo la bici quando non je la fregano)

Sai come quando stai cercando la tua musica nell’aria che vibra e respira e la trovi pure con scale blues e va bene così anche se ti mancano altri 4 bassi (ne desideriamo dodici ultimamente e tutto il resto annoia)

silevainvolo

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