venerdì 6 ottobre 2006

Purificarsi deve ancora il liberato dello spirito. Molta prigione e muffa sono rimaste in lui: puro deve diventare ancora il suo occhio.
Sì, io conosco il tuo pericolo. Ma per il mio amore e per la mia speranza ti scongiuro: non gettar via il tuo amore e la tua speranza.
Nobile ti senti ancora e nobile ti sentono ancora gli altri, che ti vogliono male e ti gettano occhiate cattive. Sappi che a tutti è d'intralcio un uomo nobile.
Anche ai buoni è d'intralcio un uomo nobile: e perfino quando lo chiamano buono, intendono con questo toglierlo di mezzo.
Il nobile vuol creare del nuovo e una nuova virtù. Il buono vuole il vecchio e che il vecchio sia conservato.
Ma non questo è il pericolo del nobile, che diventi un buono, bensì che diventi uno spavaldo, uno schernitore, un annientatore.
Ah, ho conosciuto uomini nobili che perdettero la loro più alta speranza. E ora calunniavano tutte le speranze alte.
Ora vivevano spavaldamente di bravi piaceri e non ponevano più le loro mete al di là della giornata presente.
"Lo spirito è anche voluttà" - così dicevano. Così spezzarono al loro spirito le ali: ora esso s'aggira strisciando e rosica tutto insozzandolo.
Un tempo essi pensavano di diventare eroi: gaudenti sono ora. Afflizione e orrore è per loro l'eroe.
Ma per il mio amore e per la mia speranza ti scongiuro: non gettar via l'eroe nella tua anima! Considera sacra la tua speranza più alta! -

Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra

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