lunedì 30 giugno 2003

Mia madre, quando mi lamentavo del lavoro, mi diceva sempre: "Tesoro, nessuno va a lavorare fischiettando, tranne quei coglioni dei sette nani".

Giulia A.


domenica 29 giugno 2003

Voglio fare quella che rompe i coglioni agli innamorati.
Da noi domenica è la festa di non so che san paolo e pietro, i patroni di Roma (due, a Roma anche i santi sono ladri e devono rubbare dippiù).
E' una festa che non ha niente di magico ma tutto di mangereccio, come sempre qua. Le vecchi escono in processione passando sotto casa mia, con Pupa le prendevamo per il culo sputando dalla finestra. Poi c'è una specie di fanfara che a ricordare la BSM viene da piangere. I banchetti degli ambulanti una volta ci sono capita per caso, cercando le sigarette. Una vergogna storica, sarà stato che non ho trovato le sigarette. La feccia umana ti si ficca dappertutto non oso dire dove lascio immaginare, ti pestano i piedi e fingono d'esser felici mangiando di tutto di più. L'unica cosa decente, la notte i fuochi d'artificio. Li vediamo con Mick e i nostri quattro occhioni spalancati finalmente s'illuminano di magia.
Ma durano poco non crediate. Se so' fregati l'urtimi sòrdi!
V'ho rotto abbastanza?
Spero di sì.
baci

bea (in un commento a Verba manent)

sabato 28 giugno 2003

«IL RUMORE È LA VITA AL CONTRARIO»

Questa è di Paolo, il mio collega di musica. Piccola perla di saggezza spuntata da ore e ore e ore di scrutini di fine anno. È molto vera. Il rumore oggi era la voce stridula della preside che fa bocciare i ragazzini come vittime sacrificali solo per dimostrare che la SUA scuola è seria. Rumore anche le colleghe leccapiedi e quelle che usano i ragazzi per rivaleggiare tra di loro. Rumore i termini burocratici, rumore le schede di valutazione, rumore i voti per etichettare dei bambini, per svuotarli della loro personalità, della loro singolarità. Tutto al contrario, tutto! Viene voglia di urlare… chissà se anche quello sarebbe “rumore”? Forse no…

pensiero di Baggins

venerdì 27 giugno 2003

oggi in tangenziale ovest faceva così caldo che ho visto gente incendiare copertoni per rinfrescare l'ambiente

(da cloabell)

giovedì 26 giugno 2003

spiritum scrisse

Perché amo la Signorina Silvani

La Signorina Silvani è una delle migliori lettrici che uno possa sperare di avere. Intanto perché è deliziosa nei modi, acuta nelle osservazioni, colta nelle citazioni, sempre sul tema, con una sua precisa visione sia del blogger che degli argomenti. Poi è fedele e assidua. Soprattutto è un personaggio. Nel senso che è completamente calata nel suo personaggio, senza strafare, senza rinunciare, e pare proprio che ci si senta bene, che i panni le calzino alla perfezione. Di casa sta soprattutto da Herzog, ma anche nel Kolkhoz si è ritagliata un suo irrinunciabile spazio. Lei vive nei commenti. Da qualche tempo ho il privilegio di poter scambiare qualche mail con lei: tale e quale a quando commenta, forse addirittura più dolce e sensibile. Mi piace perché è leggera ma mai banale, acuta e persino pungente ma mai offensiva o dozzinale. Forse è una blogger che c'ha questo vezzo, forse è proprio solo una letttrice appassionata, forse è donna, forse no: per me è solo e sempre la Signorina Silvani. Grazie a lei, signorina.

In quel capolavoro di film che è "una pura formalità" di Roman Polanski, il personaggio Onoff, scrittore, recita pressappoco: "Non bisognerebbe mai conoscere i propri miti, si rischia di scoprire che hanno concepito i loro capolavori seduti in un water, in preda ad una scarica di diarrea".

Manilo in un commento a Blog Oltre

mercoledì 25 giugno 2003

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martedì 24 giugno 2003

Quello che avete fra le mani non è esattamente un libro. Io, l’autore, non sono propriamente uno scrittore, ma queste non sono certezze.
Alcuni capiranno subito, dalle prime due frasi di questa premessa, quello che in questo momento intendo. Proprio per le mancanze di cui scrivevo, ho sempre alcune difficoltà ad usare le parole, sia scrivendo una lettera d’amore, sia nell’atto di comprare il pane. Ma anche questo sarà chiaro e, se non esplicitamente l’argomento, pretesto.
Chiedere il senso è cosa antica,
ma ormai siamo già troppo coinvolti.

morgan

lunedì 23 giugno 2003

Vorrei ascoltare un fiume lento, seduto con lo sguardo basso. Vorrei avvertire il sibilo del vento sulle mani e non oppormi. Sussurro parole e collimo il pensiero, scavo nell’archeologia dei ricordi per godere di scarne immagini lenite dalle barriere del tempo. Se e ma si rincorrono, perdo la percezione che lascia posto a un vuoto. Da quei giorni in cui l’ansia divenne sintomo dell’incolmabile, mi muovo bendato. Avverto, ma distraggo la mente che pulsa; troppi i giorni che sfregano ruvidi tra di loro. La bellezza delle cose, vorrei sentirla; a dialogare al suo posto ci sono tracce di nostalgia di luoghi impercorribili, e mi ritrovo a riflettere e mi riscopro statico in un contesto che muta e avanza. Inquieti si nasce, lo si porta dentro, nessuna realtà può deviare il corso. Provo a creare scenari che mi avvolgono e proteggono, come ogni dì la bolla da cui ne sottraggo l’aria.

posted by ombra

domenica 22 giugno 2003

Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c'è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio. Ce la farò, vero? Vero che ce la farò, Dottore?

oceanomare di Baricco, citato da Lady of War

sabato 21 giugno 2003

Voila l'été

Voila l'été
Voila l'été
Voila l'été
Voila l'été

Voila l'été, j'aperçois le soleil
Les nuages filent et le ciel s'éclaircit
Et dans ma tête qui bourdonnent?
Les abeilles !
J'entends rugir les plaisirs de la vie
C'est le retour des amours
Qui nous chauffent les oreilles
Il fait si chaud
Qu'il nous poussent des envies
C'est le bonheur rafraîchi d'un cocktail
Les filles sont belles et les dieux sont ravis.

Enfin l'été
Enfin l'été
Enfin l'été
Enfin l'été

Enfin l'été.
Mais y'a déjà plus d'argent
Le tout Paris se transforme en phobie
Le métro sue, tout devient purulent
Dans ses souliers, le passager abruti
A dix doigts d'pied qui s'expriment violemment
Y'a plus d'amis les voisins sont partis
L'été Paris c'est plutôt relaxant
On rêve de plage
Et la Seine est jolie

Toujours l'été
C'est pas du superflu
Il fait trop chaud, l'soleil m'abasourdit
Rillettes sous les bras
J'avance dans la rue
J'pense a ces cons qui s'font chier dans l'midi
Tous ces torche-culs qui vont cuire dans leurs jus
Tous ces noyés, la mer quelle saloperie
Et sur les routes le danger ça vous tue
Vivement l'automne, je me sens tout aigri.

Toujours l'été
Toujours l'été
Toujours l'été
Toujours l'été

Voila l'été, j'aperçois le soleil
Les nuages filent et le ciel s'éclaircit
Et dans ma tête qui bourdonnent?
Les abeilles !
J'entends rugir les plaisirs de la vie
C'est le retour des amours
Qui nous chauffent les oreilles
Il fait si chaud
Qu'il nous poussent des envies
C'est le bonheur rafraîchi d'un cocktail
Les filles sont belles et les dieux sont ravis.

Voila l'été
Enfin l'été
Toujours l'été
Encore l'été

Les Négresses Vertes

venerdì 20 giugno 2003

E' da quando hai 7 anni che hai problemi
di sanguinamento alle gengive?
È colpa dei tuoi astri.
Ecco perché a uno a uno capiremo i profili degli uomini del segno, come
sedurli, e perchè i dentisti girano in mercedes.

ASTRI NASCENTI (a cura di Arkangel)

Se non e' presente il vostro segno zodiacale un motivo c'e'.
Arkangel e' stata molto impegnata, ha avuto un estrazione dentistica, ha guarito tre malati terminali di vodka e ultimo ma non meno importante ha avuto una grossa perdita: Fucky il suo piccolo criceto rosa e' deceduto la scorsa settimana per colpa di un fenomeno in scooter che ha voluto provare l'ebrezza della ruota.
Di certo pero' molto presto sarete ricompensati con la descrizione del vostro segno per filo e per s....

giovedì 19 giugno 2003

(...) Non ti preoccupare, non faccio scenate. Mi sono tranquillizzato. Oramai è passato un bel po' di tempo. «Mi piacerebbe chiacchierare tranquillamente con te». C'è poco da parlare. Tu hai commesso errori. Io il doppio dei tuoi. Tu sei andata via con i lividi in faccia e sulle braccia. Io con l'anima a pezzi. Con il terrore di aver conosciuto una parte di me che non pensavo esistesse. Hai vinto tu. C'è poco da parlare. «Vorrei sapere come stai vivendo». Come sempre, da solo. E' l'unico modo che conosco. Ma intorno mi gira tanta gente. E mi diverto ad osservarla, a scoprire tic e tabù. Così mi rilasso, così mi rivedo negli altri. Sì, certo, al matrimonio di Luca ci sarò. Ma non sognarti di venire a salutarmi. Già mi tremano le ginocchia a sentirti. Se ti vedo è peggio. Il tuo odore, la tua pelle, i tuoi occhi. Sai l'effetto che mi fanno. Vaffanculo tu, il passato e il mio fottuto egoismo. Sono stato tutta la notte a vomitare. Sono uno che somatizza.

postato da fuorimargine

mercoledì 18 giugno 2003

Una mia amica ha ricevuto una rosa per S.Valentino dall'uomo sposato con cui ha una relazione. Erano in macchina e, quando lui gliel'ha data, lei gli ha chiesto di aprire il bagagliaio per vedere se per caso ne aveva comprata una anche alla moglie... Lui si e' molto incazzato, ma il bagagliaio non l'ha mica aperto.

postato da severine

martedì 17 giugno 2003

• A wholesome self-discipline takes many forms, from sleeping regular hours to working regularly to exercising regularly, and has a cumulative, strengthening effect. Since it comes from yourself, a healthy self-discipline is not contrary to your freedom or individuality. On the other hand, sensuality, excessive sexual experiences, alcohol, drugs, sleep, or fantasizing have a debilitating effect on you, as you already know. Therefore, practice healthy self-discipline and stay with it.

• Avoid lengthy conversations in your imagination, particularly if they are negative, resentful, or even excessively romantic. These conversations are essentially unreal and at best only rehearsals for action—although, as you know, you almost never say or do what you imagine you will. Instead of spending time imagining your life and relationships, begin to live them.
per me l'originale è sempre meglio del bla bla bla su di esso. Per dirla terra terra: preferisco mangiare un gelato al leggere la descrizione su quanto sia buono.

Mim*mina (in un commento a Squonk)

lunedì 16 giugno 2003

Raggruppo tutte le mie cose sul tavolo della cucina.Materiale per il suicidio, come lo chiamo io.Quel che resta di quella sensazione bella che mi faceva suonare, scrivere, leggere all'infinito.Qualche cassetta dei Led Zeppelin, Black Sabbath,Lou Reed.Ok, divento patetico.Stop.Ritorniamo a ieri.A quando, uscito da lavoro, sentivo il vento che entrava nella macchina e mi sbatteva in faccia.La radio che si era finalmente agganciata a una frequenza buona, che sembrava che l'autoradio me l'avesse montato Dio, e io conteso tra il sole e l'asfalto di una asse mediano assolato e vuoto delle due del pomeriggio.Fluire, scorerre, rotolare, nella pece bollente dell'autostrada.La pressione che si abbassa e il piacevole stordimento che ne consegue.Resto un drogato.Mi faccio di tutto anche di caldo.Che tanto non si paga.

(hotel messico)

sabato 14 giugno 2003

I pazienti si lamentano spesso di insonnia o sonno insufficiente, credendo che la durata del sonno ottimale debba essere di 8 ore.
...
i casi di insonnia non risultavano associati ad un eccesso di rischio di mortalità.

(da Insonnia.net)

venerdì 13 giugno 2003

Messaggio arrivato tramite la Zonker's Zone:
"Sono in baita, sotto le stelle, e sto facendo freneticamente l'amore.
Con l'altra mano ti sto inviando questo SMS."

giovedì 12 giugno 2003

----- Original Message -----
From: Zu
To: Arkangel
Sent: Sunday, January 26, 2003 3:50 PM
Subject: ammirazione

Che altro dire di fronte agli sprazzi di pura genialità?

ciao
Zu


----- Original Message -----
From: Arkangel
To: Zu
Sent: Tuesday, January 28, 2003 1:59 AM
Subject: Re: ammirazione

che adoro l'iperbole, ma la stai dilatando:)
grazie, ricambio l'ammirazione con incremento del 50,5%

ciao
Ark

martedì 10 giugno 2003

Femmena,
tu si 'a cchiù bella femmena,
te voglio bene e t'odio
nun te pozzo scurdà...

(da Malafemmena di Antonio De Curtis)

lunedì 9 giugno 2003

Bad Religion - I Want to Conquer the World

Cat Stevens - Wild World

Chicago - Color My World

Bush - Out Of This World

Bruce Springsteen - Worlds Apart

Duran Duran - Ordinary World

Depeche Mode - World in my eyes

Faith No More - Edge of the World

Rob Halford - Cyberworld

Israel Kamakawiwo'ole - Somewhere Over The Rainbow & wonderful world

Micheal Jackson - Heal the World

Nirvana - The Man Who Sold The World

Underworld - Born slippy

NoFX - Drop the World

Tears for Fears - Everybody Wants to Rule the World (Acoustic)

U2 - When I Look At The World

Weezer - Drive Around the World

Talking Heads - Perfect World
Come fronteggio i pareri non condivisi sulla mia persona? Non li fronteggio.
O ci si piace o non ci si piace. Se chi ho davanti funziona cerco di continuare a vivere e a lasciarmi scoprire. L'importante è come si sta assieme, mica come si è.
Non funziona quando non c'è contradditorio, quando non si usa lo stesso vocabolario, che non significa necessariamente avere le stesse opinioni, ma giocare la stessa partita.

[la pizia, intervistata da Franco Bellacci]

domenica 8 giugno 2003

Veniva dalla musica popolare, dalla chitarra delle serenate, dai chitarrini vagabondi, dal riso cristallino delle armoniche. Ora doveva adattarsi all'orchestra di dilettanti, alla grave melodia degli oboe, dei tromboni, dei violoncelli, agli accordi eccelsi del fagotto. Togliersi dalla testa quell'altra musica che la distraeva, persa per sentieri oscuri, nel mistero dei crocicchi. Nelle prove del fagotto, nelle scale dell'orchestra, doveva seppellire il ricordo di melodie morte, d'un tempo perduto, di ciò che era stato e più non era.

Jorge Amado, Dona Flor e i suoi due mariti, traduzione di Elena Grechi

sabato 7 giugno 2003

Oggi sto proprio bene. UAU.
Sento una forza tranquilla dentro che mi sorprende. Oggi SO di poter affrontare situazioni che mi paralizzano. Oggi SO di poter finalmente guardare negli occhi persone da cui sfuggo, con la certezza di tenerle in pugno. Perchè poi è tutto lì. Quello che sei dentro, nella verità, è quello che trasmetti fuori. Illuminarsi dentro è illuminare fuori e smettere di aver paura del buio.

posted by IN


venerdì 6 giugno 2003

Dormo con le parole
appese alle dita e ai capelli
Dormo con un ricordo
appeso al presente e a domani
Domani che è adesso
Mentre tutto dorme
Tranne quello che ho dentro.

(da Heartland)

giovedì 5 giugno 2003

L'angoscia del non poter telefonare quando mi pare a certe persone perché sono quel che sono, fanno quel che fanno, e soprattutto perché a volte hanno una famiglia è davvero insopportabile.

[da Roxanne]

martedì 3 giugno 2003

...ho usato il termine "reiki", benché ciò che mi capita di fare non sia codificato. Chi ha la pazienza di sfogliare gli archivi troverà qualche descrizione, così come leggendo questa pagina. In molte sedute mi sono affidato a mani altrui, all'energia di chi operava su di me, lasciando che l'universo abbracciasse e guidasse gesti annullando le intenzioni in uno scambio di bene superiore. Non sono state molto diverse dalle sedute nelle quali qualcun altro, consapevolmente o meno, si affidava a me. In entrambi i casi, nessuna codificazione, nessuna regola (se non quella di lavarsi le mani dopo, per scaricare eventuali negatività ma soprattutto per staccare i contatti). La prima seduta nella quale anziché stare sdraiato sul lettino mi fu chiesto di "operare", le uniche istruzioni ricevute furono: "Sii le tue mani". Le mani, a lasciarle andare, tendono a muoversi nell'aria. Compiono movimenti che al momento possono parerci incomprensibili, ma che hanno sicuramente ragion d'essere e troveranno probabilmente spiegazioni grazie al confronto delle esperienze vissute, alla condivisione verbale che sarebbe utile tenere dopo ogni interazione di questo genere.
Con l'esperienza, anche in queste procedure si finisce col riconoscere nei nostri specchi e cioè negli esseri umani con i quali veniamo in contatto ciò che può essere causa di malessere, dolore, sofferenza, ma anche le possibili aperture verso sentieri e cammini di evoluzione e crescita. E allora credo proprio avvengano incontri di anime. Sempre interessanti, spesso molto belli.

[da vocenarrante]

lunedì 2 giugno 2003

il mare è in burrasca. non vedo niente tranne le onde. onde alte, giganti, spumose, incazzate, urlanti, aggressive. il mare sarà forza otto o nove o dieci, impossibile uscire. impossibile tornare al sereno, almeno oggi. c'è un boato tremendo. è l'urlo dell'animo che è più forte di quello del mare. ma tengo duro. come un lupo solitario vado avanti. coraggiosamente. vedo un gabbiano. e poi due. e forse tre. si stagliano nel cielo. in cerca di cibo. di qualcosa che li faccia sopravvivere. come tutti noi. un motivo in più per vivere. un amore andato, un'amicizia tradita, una parola di troppo. ma coraggiosamente si va. si va via. il mare è in burrasca oggi. me ne starò qui dentro al calduccio. nel mio faro ovattato. lontano da insidie. da falsi giuda. da poveri illusi. lontano anche dalla verità, che dopo ieri, credo che non sei tu.

posted by orlando

[da sola in mezzo al mare]

domenica 1 giugno 2003

...sappiate che a volte capitano cose strane, quando il caso è distratto. Soprattutto in certe terse giornate di inizio estate. Ed è difficile contenere la gioia della sorpresa.
Meg