mercoledì 22 ottobre 2003

Esseni
- Una parola ellenizzata dall'Ebraico Asa, un "guaritore". Una misteriosa setta di Ebrei che Plinio diceva essere vissuta vicino al Mar Morto per milia seculorum, cioè per migliaia di ere. "Alcuni pensano si tratti degli ultimi Farisei, altri - e potrebbe essere l'ipotesi giusta - li considerano discendenti del Benim-nabim della Bibbia, e pensano che si tratti dei 'Keniti' o dei Nazariti. Avevano molte idee e pratiche Buddhiste; vale la pena di ricordare che ad Efeso i sacerdoti della Grande Madre, Diana-Bhavani con molti seni, avevano lo stesso nome. Eusebio, e dopo anche De Quincey, li dichiarava uguali ai primi Cristiani, il che è più probabile. L'appellativo di 'fratello' usato nella Chiesa dei primi tempi era Esseno; essi erano una fraternità, ossia un Koinobion o una comunità, come i primi convertiti. (Iside Svelata). Setta ascetica ebraica sorta nel II sec. a.C. e durata fino al I sec. d.C. Sembra che gli scritti di Qumran, i famosi rotoli del Mar Morto, si riferiscano proprio ad essi. La comunità essenica era divisa in classi a seconda del grado di perfezione, ed organizzata in una rigida struttura piramidale. La posizione più alta era quella dei sacerdoti, l'ammissione alla setta era possibile solo dopo un noviziato di tre anni, era praticata la comunione dei beni. Gli Esseni condividevano in larga misura la fede e le speranze dell'ebraismo contemporaneo, ma avevano un accentuato nazionalismo ed antipaganesimo, un'attesa escatologica, un senso del valore purificale del deserto, che li collocava in una posizione poco conciliante. I loro pasti erano consumati in comune ed avevano carattere sacro, frequenti le abluzioni ed i bagni di purificazione, avevano un calendario di 364 giorni, diverso da quello lunisolare farisaico. Abitavano in villaggi e costituivano il terzo partito religioso, con farisei e sadducei (discendenti di Sadok). Erano una specie di ordine monastico che aggregava membri per cooptazione, vivevano del lavoro dei campi e spregiavano il commercio ed il guadagno. Seguivano rigorose norme di purità, si lavavano spessissimo, vestivano abiti bianchi ed avevano riverenza per la luce solare. Distacco dalle passioni, sincerità assoluta, niente schiavitù, li distinguevano dai contemporanei, rendendoli quasi del tutto estranei al giudaismo e simili, per certi aspetti, al pitagorismo ellenistico. Credevano nella rinascita e nelle numerose reincarnazioni sulla terra, come del resto ci credeva Gesù che, quasi certamente, era un Esseno.

da Spiritual Search

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